Si è conclusa a Napoli, presso la facoltà di Ingegneria dell’Università Federico II, la due giorni intitolata al prof. Claudio Mancuso scomparso prematuramente a gennaio 2024 e PI del progetto PRIN 2017 REDREEF (Risk Assessment of Earth Dams and River Embankments to Earthquakes and Floods).
Il giorno 23 gennaio 2025 è stato dedicato alla memoria del prof. Mancuso, ordinario di ingegeneria geotecnica presso l’Università Federico II di Napoli omaggiato dagli interventi di amici e colleghi che hanno ripercorso la sua storia professionale e i momenti di vita insieme; dagli albori della sua carriera accademica, quando si occupava di prove geofisiche, fino alla sua passione per i temi della parziale saturazione nei terreni.
Il giorno successivo, 24 gennaio, invece è partita la PRIN School rivolta a dottorandi e studenti in tesi che ha affrontato le problematiche relative alla stabilità delle dighe in terra in campo statico e simico e alla stabilità degli argini fluviali rispetto alle piene con approfondimenti sui materiali, sulle prove sperimentali in centrifuga e in laboratorio, sui fenomeni relativi alla parziale saturazione, e sui meccanismi di rottura. La PRIN School ha visto coinvolto tutto il gruppo del progetto REDREEF con le rispettive università: Università di Napoli Federico II, Università di Ferrara, Università Alma Mater di Bologna, Università di Bergamo, Università di Messina, Università di Roma La Sapienza, Università di Padova. Per l’università di Padova erano presenti e sono intervenuti il prof. Simonini e il responsabile dell’unità di Padova prof. Fabio Gabrieli che hanno presentato due contributi “Meccanismi di collasso e sicurezza degli argini fluviali” e “Modellazione numerica e sperimentale in centrifuga del fenomeno dell’uplift per gli argini fluviali”.
Un grazie sentito a tutti i collaboratori, amici e colleghi di questo fantastico progetto di ricerca che ha permesso di unire così tante professionalità e competenze. E un grazie sincero al caro prof. Mancuso che è stato premuroso collante tra tutti noi, soprattutto i più giovani.